mercoledì 7 ottobre 2009

Rocca Pendice via Dorna

Qualche problemino a casa, io e Stefano, ci costringe ad una via sui nostri colli: "Cossa femo, a ghemo fato quasi tuto..." E così parlando ci mettiamo d'accordo per fare la Dorna, che ne io ne Stefano avevamo mai fatto. Sabato in tarda mattinata sto per partire su questa via che ne avevo sentito parlare come di un qualcosa di infattibile. Il primo tiro lo faccio abbastanza bene anche se salivo con l'angoscia di dovermi trovare da un momento all'altro davanti ad una difficoltà estrema. Il secondo tiro lo conduce Stefano e passa anche se mi confiderà poi che stava arrampicando con la mia stessa ansia. Un attimo da capirsi alla fine del secondo tiro dove Stefano incrocia degli spit recenti probabilmente di un'altra via e noi seguiamo quelli. Il terzo tiro sembra tosto, è un'attraversata a sinistra di grado più elevato; parto convinto diventa sempre più difficile, mi dico che ce la posso fare finchè non mi parte un piede su del muschio o dei licheni che siano della trachite, al che nascondo il mio orgoglio e comincio ad azzerare sugli spit (mica l'ho fatto per niente il corso di artificiale). Stefano raggiungendomi a fotocopia, riparte per un diedro poco rassicurante e strapiombante, integra nei passaggi chiave vista la scarsa e vecchia presenza di protezioni esistenti e dopo alcuni passaggi finali atletici mi incoraggia a raggiungerlo; effettivamente è un tiro molto bello, difficile e gagliardo quel che basta per superarlo con entusiasmo. Eccoci poi, conclusa la Dorna, collegarci con la Bianchini dove ritrovo passaggi belli e non banali fatti recentemente. Ne esce una via a torto poco ripetuta, esaltante abbastanza alpinistica per essere a Rocca Pendice, una bella classica. Alla prossima. Semper ad altum...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ben detto, ottima descrizione, ringrazio Sassetti per aver dato un po' di vita al blog, oltre che per il divertimento della salita, effettivamente una delle vie classiche più carine che si possano fare in quel di rocca. A presto! Stefano

Posta un commento