giovedì 23 agosto 2012

Drago

Drago

Il drago per me si è svegliato,
immobile fingeva sembrava morto;
i suoi denti aguzzi mi ha mostrato,
l'avevo sottovalutato e avevo torto.

I mentori per me avevano avvertito:
in punta dei piedi ti devi avvicinare;
affascinante il suo corpo così appuntito, 
ma facile non è come può sembrare.

Su di esso convinto comincio a salire,
la sua linea perfetta ricorda un serpente,
silente e sinistro con squame a pulire,
pellaccia a solchi per attaccarsi abilmente.

"Avanti convinto" urla l'amico e l'eco a valle,
capire bisogna l'arrampicata sulla schiena,
con curve segrete per raggiunger le spalle,
non sbagliare, pena: sinistra ritirata piena.

La testa insidiosa è ormai ancorata
ma finita non è finchè non si è scesi;
la chimera non dev'esser decapitata
vinta ci segue con occhi ancora accesi.

Il drago per me si è svegliato,
immobile fingeva sembrava morto;
la corda è sul collo: è stato domato,
l'ho cavalcato e non ne avevo torto.

Semper ad Altum.