lunedì 27 settembre 2010

Amazzonia

Se solo fossimo arrivati cinque minuti prima all’attacco. Sabato sera Stefano mi propone telefonicamente di andare con lui e Laura a fare Amazzonia, via che avevo gia fatto al corso di roccia nel 2008 da secondo, ma ero contento di andare per poterla rifare da primo e perché è una via che mi era piaciuta molto. Detto fatto l’indomani mattina ci stiamo avviando all’attacco dopo solita sosta a Mori per la colazione desiderata da tutti ma implorata da Laura; il vento in loco ci costringe a vestirci bene, il solito cane lupo (che abbiamo visto sul posto più volte per fare un’altra via li vicino) ci riconosce e ci abbaia contro e per fortuna è ben rinchiuso, Il sole sta uscendo e comincia gia a scaldare, tutto sembra cominciare bene sennonché vediamo in fondo all’attacco della nostra via una cordata da tre appena partita. Chiedo che via vogliono fare, sembrano non capire poi ci fanno il nome della nostra via: “Speriamo che almeno siano veloci e non facciano cadere sassi”! Ultime parole famose. Aspettiamo che salgano poi parto standogli dietro, vanno mooolto traaanquiiilli e nel frattempo osservo il loro materiale che sembra uscito da un libro di Bonatti. Giunto alla sosta mentre recupero i miei assicuratori, chiedo ai tre chemi precedono da dove vengono, sono della Repubblica Ceca. Proseguiamo a rilento su una via che diventa sempre più interessante, non la ricordavo così perpendicolare, i movimenti sono belli coordinati su una roccia più che bella: mi sto divertendo, era quello che cercavo da varie settimane ormai. Nella vicina via Orizzonti Dolomitici qualcuno urla qualcosa di incomprensibile, risponde uno dei cechi davanti a me, dopo un po’ sotto di noi una cordata parla assieme ad un altro dei lumaconi che ci bloccano la strada, mi viene il dubbio che ci sia il “raduno del ceco disperso” e abbiano pensato di ritrovarsi tutti proprio qui al Piccolo Dain, non era meglio farlo sui “Monti dei Giganti” al loro paese? Credetemi non sono razzista ma questi erano proprio rocciatori improvvisati ed erano un pericolo per loro stessi e per noi. A metà via era diventato un calvario, peggio una via crucis, dove le stazioni erano le soste e ci si fermava tutti per un’oretta, non solo noi anche altre tre cordate sotto di noi. Stefano trova il coraggio di chiedere cortesemente (in inglese) di farci passare, loro dicono di no, Stefano non puo’ che dire: “Thank you”. Dopo aver abbandonato l’idea di superarli, non mancano i momenti per inveire contro i cechi, anche perché loro se la godono: cambiano capocordata ogni sosta legandosi pericolosamente con nodi inventati al momento da loro stessi; non cercano di fare presto, anzi mangiano e bevono fregandosene e dicendo chissà che cosa sghignazzando verso le cordate in coda, sono diventati insopportabili. Per fortuna il posto è bello, guardandosi attorno l’ambiente da’ pace e serenità, la parete a picco sul torrente mi fa pensare ad una scogliera, approfitto del tempo a disposizione per provare a far bene i passaggi seguendo gli standard canonici. Ultimi tratti impegnativi, la via ormai è finita, non resta che fare la foto e scendere; Laura anche oggi ha superato bene tratti impegnativi fino al 5c, Stefano come al solito un ottimo amico di cordata e di compagnia, resta il ricordo di questa bella via caratterizzata da tre personaggi cechi meritevoli di essere accecati di nuovo visto che sono gia cechi.

Semper ad altum.

venerdì 24 settembre 2010

Ferrata Roda de Vael


Ore 04:30 ad Andrea suona la sveglia ed il malessere di ierisera sembra quasi passato, scende ed il caffè è già lì pronto grazie alla Moka Alicia che si sveglia qualche minuto prima e te lo fa trovare pronto!
Enrico intanto poco prima delle cinque si sveglia prepara il caffè e mentre lo beve su facebook chiede all'amico (ignaro):"Ore 5.20 bevo il caffè mentre Andrea ZanatoBoys Carraro è già per straada...ma non potevamo fare calcetto a 5 il giovedì sera come tutti glia altri?! Mariasantachesonno..."
Ma gli scarponi scalpitavano....causa tesi e compagnia bella erano fermi oramai da mesi...e via in macchina direzione Vigo di Fassa, nello specifico al passo di Costalunga. Caffè (si espresso signora) un po' poco economico (1,20€ cadauno) e giretto fisiologico!! E poi via, si esclude subito l'ascesa in funivia....costa massa e poi noi dobbiamo rendere oggi!!! La voglia c'è la testa anche unico problema è il non poter tornare a casa tardi!!!
Scarponi su e via...rapidissimi in poco meno di un'ora raggiungiamo il rifugio Vael...la guida dava molto di più!Da lì subito saliamo seguendo le indicazioni ma poi prima battuta d'arresto non riusciamo più a capirci, indicazioni sparite. Una indigena del posto ci indica un sentiero "alternativo" per arrivare all'attacco.. su per un canalone alzandoci tra massi siamo saliti e qualche sassetto ogni tanto cascava...sarà mica che era forse lanciato da qualcuno?!?!
E su veloci veloci cominciando un po' però a prendere quel tipo di passo che io ed Enrico chiamiamo "himalaysta" ma eccoci all'attacco...!!!
Secondo ciuccetto del giorno (il primo era una barretta coop al rifugio) un bel pezzo di grana a testa...che fa sempre bene per TUTTO ricordatevelo...!!!!!!!
Imbrago casco e set e via su per la ferrata che sapevamo essere facile ma...sarà stato che eravamo al 100% o che era giornata o non so...ma siamo andati su proprio spediti e (non dateci parole) ma il set se nè passato tanto tempo restando appeso all'imbrago. Arrivati in vetta la visuale rendeva proprio bene......per pochi secondi un 360° fantastico ma poi le nostre amiche nuvole (in una giornata che doveva essere serena) ce l'hanno ridotta....!!!
Qui abbiamo imbandito la tavola: uova, panini a salame e sopressa, dolci piemontesi...che ben fioi...!!!
E poi foto di gruppo, dedica sul libro di vetta, adesivo del gasp sulla cassetta della croce della Roda de Vael a 2806 metri e poi via giù veloci per la seconda parte di ferratina...! Giunti sul Masarè abbiamo cercato l'altra ferrata seguendo le indicazioni (forse devono rifare la segnaletica) ma dopo alcuni minuti passati a camminare su traccia di sentiero e gradoni di parete ci siamo resi conto di essere fuori e abbiamo fatto marcia indietro. Fotografata una cordata in discesa dalla Torre della Finestra e presa la mail per mandargli le foto e poi giù...nuove indicazioni (esatte) per la ferrata non trovata ma era tardi quindi via verso la macchina ma ora la sete si fa sentire....passaggio stretto (50cm) tra due rocce in discesa....(ottimo per un Nut umano) e poi via al rifugio Vael e verso l'auto de corsa...Mancava l'acqua e tra gli abbeveratoi degli animali che ci facevano piangere il cuore e l'acqua che scorreva nel sentiero eravamo disperati finchè eccola...una sorgente e un tubo dove bere.....il resto poi sono pochi metri per arrivare alla macchina, una birra dimenticata e tanto tanto tanto traffico! Ma questa giornata ci serviva.....che ben!!!!
Foto della giornata sul mio picasaweb: "Clicca qui"
Alla prossima vecchio....

mercoledì 8 settembre 2010

Che sen...

Ciao a tutti, il caldo è finito, la pioggia è arrivata ma qui sembra che l'arsura alla gola non passi...ci siamo seduti ad un tavolo rotondo (assieme a Re Artù) per cercare una soluzione al problema e dopo ore la risposta era chiara: è necessaria una birra e tutto passerà! Serviva però una scusa ufficiale per trovarci e sentita anche la farnesina (che va sempre di moda) ci siamo ricordati che qualcuno di noi è tornato da poco e quindi tutto era a posto!
Mercoledì 15 settembre 2010 ore 20:30/20:45 presso il Franziskaner Kofler Group Srl di Caselle di Selvazzano ci troviamo tutti assieme (invitati tutti) per degustare una buona birra e specialmente farci raccontare dai 3 giannizzeri di spedizionieri (permetteteci di chiamarvi così per qualche altro giorno) l'avventura in Ecuador e farci vedere le foto.
Certi in una ampia vostra adesione alla serata per non rischiare che sbagliate "via" vi allego anche la "relazione" di dov'è il posto (che già conoscete)...!!!



venerdì 3 settembre 2010