domenica 25 ottobre 2009

Torre dell'Emmele, spigolo Daniele - Scorzato

Bella Domenica sulle Piccole Dolomiti per ripercorrere questa breve via aperta 35 anni fa sull'imponente torre dell'Emmele, zona Cornetto. Alla fine, con un bell'avvicinamento di poco più di un'ora, raggiungiamo l'attacco dopo una breve discesa nel franoso boale dietro la torre. Primo tiro tranquillo per fessurina proteggibilissima di 3+. Sosta su clessidra, Massi mi raggiunge veloce e parto subito all'attacco del secondo tiro. 4+ dice la guida, effettivamente l'arrampicata si fa impegnativa, forse anche di più di quello che ci si aspettava. Mentre salgo, dopo aver indugiato un po' su un passaggetto ostico, in una strana sensazione di insicurezza, penso al famoso detto "Piccole Dolomiti, Grandi casini". Così, giusto per esorcizzare, visto che l'ultima clessidra si trova già un po' di metri sotto i miei piedi, decido di piantare un chiodo, che entra alla perfezione. Mentre tiro le ultime martellate, mi accorgo di un bel chiodo di via un metro sopra. Peccato.... anche perchè poi il chiodo rimarrà lì. Poi su fino alla sosta appesi ai chiodi. Terzo diro abbastanza impegnativo, V/V+ dice la guida. Alla fine si rivela meno duro del previsto grazie anche alla buona chiodatura e discreta proteggibilità. Massi mi raggiunge veloce e riparto per una placca ben chiodata di 4+. Fin qui roccia ottima e appigliata. Poi passa avanti il Massi che si destreggia abilmente negli ultimi tiri, meno sostenuti nel grado ma di contro resi difficili dalla qualità della roccia, ora mediocre. Sulla vetta, solitaria e assolata, il panorama spazia dalle Piccole Dolomiti al Carè Alto, Presanella, Brenta, Pale di San Martino, Asiago.... Bella salita e bella giornata in amicizia. In vetta il pensiero va al grande Lorenzo Massarotto, che proprio all'uscita della nostra via era stato sbalzato nel vuoto da un fulmine qualche anno fa. Poi veloce discesa verso casa attraversando il bosco infiammato dai colori dell'autunno. Fine del poema ;-) Alla prossima ciao!!

lunedì 12 ottobre 2009

castagne e vin da sassetti

Nuovo aggiornamento: ci troviamo lo stesso domani dopo cena da Silvan.... x chi può. ciao!

Aggiornamento: visto che venerdì questo molti non possono posticipiamo.

Ci sentiamo meglio e lasciamo passare qualche giorno, eventualmente fate sapere a me o Silvan quando vi va meglio.

Cari amici Gasp, giunge da Silvan la proposta per una serata in compagnia, a casa sua, a base di castagne e vin rosso!!
La proposta è per venerdì questo, fate sapere se vi va bene o se preferite un'altra data, a me o ancora meglio a Silvan.
A presto!
Stefano

mercoledì 7 ottobre 2009

Rocca Pendice via Dorna

Qualche problemino a casa, io e Stefano, ci costringe ad una via sui nostri colli: "Cossa femo, a ghemo fato quasi tuto..." E così parlando ci mettiamo d'accordo per fare la Dorna, che ne io ne Stefano avevamo mai fatto. Sabato in tarda mattinata sto per partire su questa via che ne avevo sentito parlare come di un qualcosa di infattibile. Il primo tiro lo faccio abbastanza bene anche se salivo con l'angoscia di dovermi trovare da un momento all'altro davanti ad una difficoltà estrema. Il secondo tiro lo conduce Stefano e passa anche se mi confiderà poi che stava arrampicando con la mia stessa ansia. Un attimo da capirsi alla fine del secondo tiro dove Stefano incrocia degli spit recenti probabilmente di un'altra via e noi seguiamo quelli. Il terzo tiro sembra tosto, è un'attraversata a sinistra di grado più elevato; parto convinto diventa sempre più difficile, mi dico che ce la posso fare finchè non mi parte un piede su del muschio o dei licheni che siano della trachite, al che nascondo il mio orgoglio e comincio ad azzerare sugli spit (mica l'ho fatto per niente il corso di artificiale). Stefano raggiungendomi a fotocopia, riparte per un diedro poco rassicurante e strapiombante, integra nei passaggi chiave vista la scarsa e vecchia presenza di protezioni esistenti e dopo alcuni passaggi finali atletici mi incoraggia a raggiungerlo; effettivamente è un tiro molto bello, difficile e gagliardo quel che basta per superarlo con entusiasmo. Eccoci poi, conclusa la Dorna, collegarci con la Bianchini dove ritrovo passaggi belli e non banali fatti recentemente. Ne esce una via a torto poco ripetuta, esaltante abbastanza alpinistica per essere a Rocca Pendice, una bella classica. Alla prossima. Semper ad altum...